FUCùNI – il braciere e il suo ricordo.
Il limone che brucia sulle braci è la speranza della memoria che vive. Oltre l’essenza dell’essenziale.
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La drammaturgia di Maria Cutugno suggerisce fin da subito il forte legame con l’isola di Sicilia dove
risiedono le radici dell’autrice. Proprio questo legame con la sua terra, l’ha portata a scrivere
un’autobiografia in cui però il sé viene volentieri accantonato per intrecciarsi alle tematiche di
identità culturale e notizie legate a “quel nome che non va pronunciato”: la mafia.
Nell’ottica di lasciare in bocca e, soprattutto, nell’immaginario dello spettatore il sapore di quella
Sicilia amata dal suo popolo ma maltrattata da chi ha voluto abusare del suo terreno per
speculare, la regia si propone di mettere in scena lo spettacolo in spazi completamente slegati dai
teatri ma piuttosto proponendolo in spazi ampi a contatto con la natura.
La performance unisce il movimento creativo alla parola, fondamentale elemento per non
tralasciare l’importanza del linguaggio appartenente al territorio anche con l’utilizzo di diversi
idiomi dialettali. Infine, vi è la presenza di un burattino che, come se fosse un Nettuno
contemporaneo, ci lascia abbracciare dal suo movimento che rimanda alle onde del mare: mare
che circonda la splendida isola e che non verrà di certo dimenticato in questo testo dai ricordi
tutt’oggi fertili.
Sarà possibile anche riprendere la performance in live streaming. Per questo tipo di messa in scena
si vuole utilizzare una ripresa che permetterà, grazie a diversi dispositivi, di mostrare la stessa
performance da diversi punti di vista in maniera simultanea.
Le uniche necessità di regia sono legate alla possibilità di riprodurre musica e registrazioni audio in
sottofondo e avere uno spazio che permetta il movimento libero della performer stessa.
drammaturgia Maria Cutugno – regia e performer Antonella Marrone – voce prologo Maria Cutugno
riprese Alessandra Berzoini – Eros Brancaleon – montaggio video Eros Brancaleon – fotografia Alessandra Berzoini