17 anni storia di due ragazze e della mafia che tanto non esiste

17 anni        storia di due ragazze e della mafia che tanto non esiste

Chi di voi conosce Graziella?
L’avete vista? Ha preso la corriera?
Ha incontrato Rita? C’era il 21 marzo? C’era ieri? C’è domani? Ci sarà il 6 maggio? Ci sarà il 23 maggio? Ci sarà il 19 luglio?
Si.

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Sinossi:

Siamo in Sicilia, tra gli anni 80 e 90 o forse siamo in un tempo che è solo il tempo della memoria.

Due ragazze adolescenti s’incontrano in un bar, si raccontano nella speranza di ciò che desiderano ardentemente: passione, amore, vita e libertà.

La forza sta nel confronto tra i due mondi delle ragazze: l’una vive all’oscuro di un mondo che la famiglia vuole risparmiarle a tutti i costi, mentre l’altra ne è sommersa e cerca solo il modo per evadere dalla prigione mafiosa in cui è nata.

Purtroppo Graziella e Rita diventano loro malgrado vittime innocenti, legate al sottile filo di un inconsapevole eroismo. Improvvisamente fanno i conti con un tragico destino.

E’ una morte che si vede e non si vede ma esiste in un nome che non si può dire: Mafia.

Una vicenda crudele e tragica che si svolge in una terra animata da mille sfaccettature.

Il fine principale è la riconoscenza a loro dovuta, entrambe simbolo della lotta alla mafia e di una quotidianità spezzata e, oltremodo rubata dagli eventi.

Note di regia

Maria Cutugno da tempo curava l’idea di dare vita drammaturgica a Rita Atria e Graziella Campagna.

Lei siciliana, milanese d’adozione e coetanea delle due ragazze, ha sempre tenuto nel cuore la storia di queste due giovani vite spezzate a 17 anni.

Spinta così da una profonda consapevolezza personale scrive questo testo e, lo sottopone alla lettura amichevole di Jenny Campagna nipote di Graziella che ne apprezza la poeticità e la incoraggia alla ricerca di una possibile messa in scena per dare viva e libera voce a Graziella Campagna e Rita Atria.

Di fatto, nel testo è forte il rimando alla vita delle due adolescenti in cerca di normalità e spensieratezza che si raccontano cercando l’una nell’altra conforto e complicità.

Sottilmente presenti le figure di Pietro Campagna, giovane carabiniere e fratello di Graziella che la trova trucidata da cinque colpi di fucile a canne mozze; Piera Aiello testimone di mafia e cognata di Rita Atria, Paolo Borsellino e perfino Salvatore.

Il linguaggio oscilla tra elementi di puro racconto storico dei fatti ed elementi teatrali e drammaturgici di forte impatto emotivo.

Il testo è studiato per essere messo in scena coniugando la forma teatrale pura a un linguaggio video teatrale che asseconda gli spazi fisici in cui verrà fruito dal pubblico.

Credits:

Drammaturgia e regia: Maria Cutugno

Attrici: Antonella Marrone e Alessandra Viganò

Performer in video: Alessandra Verona

Audio Luci e Fotografia: Alessandra Berzoini

Montaggio video: Eros Brancaleon

Codice opera SIAE: 941610A

Tipologia: Progetto Teatrale – legalità e consapevolezza storico sociale

link al trailer

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